Prestito personale senza busta paga 2024
Come chiederlo?
Come chiederlo?
Anche nel 2024 è altissimo il numero delle persone che in rete cercano informazioni su come ottenere un prestito personale senza busta paga. I finanziamenti rappresentano la soluzione ideale per poter realizzare i propri progetti, ma in un periodo come quello attuale vi si ricorre spesso per ottenere la liquidità necessaria per far fronte a delle spese più o meno improvvise ed impreviste. Il problema è che non tutti possono accedere al credito: per ottenere un prestito bisogna infatti presentare una serie di requisiti e documenti, tra cui quello che testimonia la presenza di un reddito fisso. Fortunatamente in alcuni casi le banche e le finanziarie sono disposte ad erogare anche prestiti senza busta paga: scopriamo di cosa si tratta e cosa bisogna fare per richiederli.
Prima di concedere un prestito le banche e le finanziarie, per assicurarsi che il cliente abbia un’adeguata capacità di rimborso, controllano la presenza di determinati requisiti anagrafici e reddituali. Il richiedente deve quindi avere un’età compresa tra i 18 anni al momento della domanda di finanziamento ed i 75 anni alla fine del piano di rimborso (l’età massima può variare in base all’istituto erogante), deve essere residente in Italia, deve percepire un reddito e deve avere un passato creditizio immacolato. Per accertarsi della presenza di quest’ultimo requisito. L’istituto di credito consulta le banche dati a sua disposizione per verificare che il cliente non risulti segnalato come cattivo pagatore o come protestato.
La presenza egli altri requisiti è invece dimostrata dai documenti che il richiedente deve presentare insieme alla domanda di finanziamento, che sono la carta di identità, il codice fiscale ed il documento di reddito. Chi non può fornire l’intera documentazione può avere delle enormi difficoltà ad ottenere il finanziamento, ma non tutto è perduto: c’è la possibilità di ottenere un prestito personale senza busta paga. Naturalmente questo non significa che le banche siano disposte a concedere prestiti a chiunque: è sempre necessario dimostrare la propria capacità di rimborso e quando non c’è una busta paga bisogna proporre delle garanzie alternative oppure trovare una persona che sia disposta a fare da garante.
La presenza di un garante solido finanziariamente ed affidabile è senza alcun dubbio l’opzione preferita dalle banche e dalle finanziarie. Ovviamente la persona presentata come garante deve presentare dei precisi requisiti: età tra i 18 ed i 75 anni, residenza in Italia, buon patrimonio e nessun problema creditizio alle spalle. Inoltre il suo reddito deve essere in grado di far fronte senza difficoltà al pagamento delle rate del prestito del richiedente e degli altri finanziamenti eventualmente in corso. Il garante infatti è la persona che si impegna a pagare le rate di rimborso del prestito nel caso in cui il richiedente non lo faccia. Si tratta di un bell’impegno: per questo motivo, anche se non è obbligatorio che tra i due ci sia qualche tipo di legame, la persona che accetta di farlo è molto vicina al richiedente. Gli esempi tipici sono quelli del genitore che fa da garante per il figlio o del marito che fa da garante alla moglie o viceversa.
Se non si trova una persona disposta o con le caratteristiche adatte a ricoprire questo ruolo, per ottenere il prestito senza busta paga si può comunque tentare la strada delle garanzie alternative. Le soluzioni sono tante, ma le banche e le finanziarie valuteranno con estrema attenzione ogni singolo caso. Le garanzie alternative che hanno maggiori chance di essere accettate dagli istituti di credito sono rappresentate dalle entrate fisse diverse dal reddito da lavoro: si parla quindi dei canoni che si percepiscono dagli inquilini di un immobile ceduto in affitto, degli assegni di mantenimento versati dall’ex coniuge, delle rendite sicure di un investimento e così via. È più complicato riuscire a far accettare come garanzia l’ipoteca su un immobile: se la somma richiesta è molto più bassa rispetto al valore della casa, in caso di mancato pagamento per la banca diventerebbe dispendioso (in termini di energie e tempo) avviare il pignoramento e trovare un acquirente per l’immobile in questione.
Un’altra strada per ottenere un prestito personale senza busta paga e senza garante è rappresentata dai prestiti su pegno: se si hanno degli oggetti di valore come gioielli, opere d’arte, pellicce e così via, è possibile darli in pegno per ottenere un importo; il problema è che non si possono ottenere grandi importi e le somme ricevute sono molto più basse rispetto al valore dell’oggetto dato in pegno; inoltre, in caso di mancato pagamento si dovrà dire addio all’oggetto impegnato.
Bisogna poi fare un’importantissima precisazione. Quando sono stati elencati i documenti da allegare alla richiesta di finanziamento abbiamo fatto riferimento ad un documento di reddito, non espressamente alla busta paga, Quest’ultima è il documento che i lavoratori dipendenti ricevono quando gli viene pagato lo stipendio e riepiloga alcune informazioni sulla loro posizione e sulla composizione del loro compenso. Ma ci sono anche altre categorie di soggetti che dispongono di un documento di reddito che banche e finanziarie possono accettare: i pensionati possono presentare il loro ultimo cedolino della pensione, mentre i lavoratori autonomi possono presentare l’ultimo modello Unico, accompagnato dalla ricevuta del pagamento. Quindi, lavoratori autonomi con un reddito costante e pensionati possono ottenere un prestito personale senza busta paga e senza garante presentando i loro documenti di reddito; per tutte le altre categorie (casalinghe, studenti, disoccupati, lavoratori irregolari, giovani che vogliono iniziare una loro attività e così via) rimangono valide le opzioni di garanzia alternativa illustrate in precedenza.
Guardando anche un po’ al di là di quelli che sono i canali tradizionali, è possibile menzionare altre due soluzioni di finanziamento per chi non ha un documento di reddito. La prima è rappresentata dal prestito tra privati: rivolgendosi a parenti ed amici è possibile trovare anche delle condizioni particolarmente vantaggiose e maggiore elasticità nel rimborso; bisogna però fare sempre attenzione a chi cci si rivolge. Al giorno d’oggi il prestito tra privati è possibile anche online, sfruttando delle apposite piattaforme che rappresentano il punto di incontro tra chi ha bisogno di soldi e chi è disposto a prestarli in cambio di un tasso di interesse; tra le piattaforme più importanti in questo settore è opportuno segnalare quella di Smartika e quella di Prestiamoci. Le richieste possono essere inoltrate anche senza busta paga, ma sono comunque richieste delle garanzie adeguate.
E poi c’è il prestito cambializzato, che può essere visto un po’ come l’ultima spiaggia: per ottenere un finanziamento si devono firmare delle cambiali, che sono dei titoli di credito esecutivi. Questo significa che il mancato pagamento di una sola rata può far scattare il protesto ed il pignoramento dei beni. Si tratta quindi di un’opzione rischiosa per il debitore, che tra l’altro deve mettere in conto dei costi più elevati, tra tassi alti e bollo sulle cambiali, che è pari al 12 per mille dell’importo. I grandi nomi del mondo del credito non trattano (per lo meno ufficialmente) il prestito cambializzato, che si è affermato come cavallo di battaglia per alcune realtà attive soprattutto a livello locale.
Da un punto di vista del funzionamento, i finanziamenti senza busta paga non presentano grandi differenze con i normali prestiti personali. Ovviamente c’è una maggiore attenzione nella fase di valutazione della domanda, durante la quale l’istituto di credito cerca di capire se le garanzie alternative offerte dal richiedente meritino di essere accettate o meno, e nella definizione delle condizioni applicate. Le banche, insomma, valutano caso per caso e propongono un tasso di interesse e delle combinazioni tra importo e numero delle rate di rimborso che ritengono più adatte alle singole situazioni. Chi trova una persona disposta a fare da garante può addirittura accedere alle stesse condizioni che vengono proposte ai prestiti personali tradizionali. Va detto che di solito c’è un po’ più di elasticità quando si parla di piccolo prestito personale: quando le cifre in ballo sono ridotte i rischi per l’istituto erogante sono più bassi, quindi ci sono più probabilità che la richiesta possa essere accettata; sempre a patto che ci sia una certa congruità tra l’importo richiesto e la garanzia presentata.
Tra i soggetti che possono essere interessati ai prestiti senza busta paga ci sono alcune categorie che hanno la possibilità di accedere a delle particolari formule di finanziamento. I giovani che vogliono completare il loro percorso di studio con la laurea o un master possono, se vengono rispettate determinate condizioni, ottener il cosiddetto prestito d’onore. Si parla di linee di credito caratterizzate da tassi bassi e rimborso agevolato: in alcuni casi la restituzione del capitale inizia solo al termine del percorso di studio o addirittura dopo il cosiddetto termine di grazia, un arco di tempo che dovrebbe consentire all’ex studente di trovare un lavoro dopo la fine dell’università o del master. I requisiti richiesti e le condizioni applicate possono variare molto da una banca all’altra: in linea di massima è necessario essere residenti in Italia da almeno sei mesi, essere iscritti all’università (o al master) e rientrare nel range anagrafico previsto dall’istituto di credito. In alcuni casi non serve alcuna garanzia perché molte banche hanno stipulato una convenzione con il Fondo per lo Studio.
Va poi aperta una parentesi dedicata ai giovani imprenditori. Uno degli obiettivi più importanti per le istituzioni locali, nazionali ed europee è quello di favorire lo sviluppo economico e sociale delle loro zone di competenza; tra gli strumenti adottati per perseguire questo fine c’è anche l’erogazione di prestiti agevolati a favore dei giovani (solitamente di età compresa tra i 18 ed i 35 anni) che hanno intenzione di dare vita ad un progetto imprenditoriale. Per conoscere i requisiti e le condizioni è necessario cercare i bandi relativi a queste iniziative: un ottimo punto di partenza può essere il sito di Invitalia, l’agenzia nazionale per lo sviluppo che si occupa della gestione dei fondi europei e degli incentivi nazionali. A seconda dei casi, per creare e sviluppare la propria attività è possibile beneficiare di finanziamenti agevolati, contributi a fondo perduto o soluzioni ibride.
Le tempistiche con cui viene erogato un prestito personale senza busta può variare in base a diversi fattori. Come è stato accennato in precedenza, quando si parla di piccolo prestito le banche sono più elastiche, nel senso che la durata della fase di istruttoria può essere più breve; se l’importo richiesto è più consistente, inevitabilmente l’istituto di credito farà dei controlli più approfonditi prima di accettare o respingere la domanda di finanziamento. Possono incidere notevolmente sulle tempistiche di erogazione anche le garanzie alternative proposte: la presenza di un garante solido ed affidabile rende il tutto più rapido, mentre altre opzioni possono richiedere tempi di attesa più lunghi. Nella maggior parte dei casi le somme concesse vengono erogate con un accredito in conto corrente: questo significa che se il richiedente è già titolare di un conto presso lo stesso istituto di credito che concede il prestito, la ricezione dell’importo è molto più rapida. Bisogna aspettare un po’ di più se il conto è aperto presso un altro istituto o ancora non esiste e quindi ne va aperto uno nuovo.
Considerando tutti questi aspetti, per l’erogazione di finanziamenti senza busta paga di norma sono previsti tempi di attesa che variano tra i sette ed i dieci giorni lavorativi. Non è poco, soprattutto se chi presenta la richiesta di prestito ha un bisogno abbastanza urgente di liquidità. Per fortuna viviamo nell’epoca del web ed in alcuni casi le procedure possono diventare più snelle e rapide. Ormai da qualche anno le principali banche e finanziarie danno ai loro clienti la possibilità di presentare le loro domande di prestito direttamente online: grazie ad un simulatore si può calcolare il preventivo del finanziamento ed una volta individuata la migliore soluzione in termini di durata ed importo delle rate si può procedere con l’inoltro della richiesta, il tutto avviene senza abbandonare il sito dell’istituto e si completa ne giro di pochi minuti; ovviamente è meglio avere a portata di mano tutti i documenti richiesti, altrimenti c’è il rischio di allungare un po’ l’iter. Se non ci sono particolari intoppi, l’erogazione può avvenire nel giro di 24 ore dal momento in cui la domanda viene accettata.
Ovviamente, visto che si parla di prestiti senza busta paga veloci, la richiesta online può essere presentata solo quando le garanzie da proporre sono ben chiare: è il caso, ad esempio, dei pensionati che possono allegare il loro cedolino della pensione o dei lavoratori autonomi che possono trasmettere alla banca il loro ultimo (o ultimi, dipende da quanto previsto dall’istituto a cui ci si rivolge) modello Unico. Per dare la possibilità alla banca o alla finanziaria di studiare al meglio il caso ed eventualmente proporre delle soluzioni, chi vuole un prestito senza busta paga proponendo delle garanzie alternative al documento di reddito dovrebbe recarsi di persona presso una filiale o un’agenzia. In tal modo la procedura si allunga (e torniamo nelle tempistiche illustrate in precedenza), ma ameno non si perde tempo con una richiesta online che sarebbe destinata a non avere seguito ed in più si può sentire direttamente dalla banca stessa quali sono le possibili soluzioni.
Tra istituti di credito tradizionali e società finanziarie, al giorno d’oggi i soggetti a cui rivolgersi quando si ha bisogno di un finanziamento sono davvero tanti. L’utente deve essere bravo ad informarsi ed a mettere a confronto le proposte delle varie banche per poter individuare le opzioni più interessanti. Grazie ai comparatori online ed ai simulatori presenti sui siti ufficiali delle finanziarie, questa operazione è diventata molto più semplice rispetto a qualche anno fa, quando l’unico modo per avere un preventivo era quello di recarsi di persona in filiale o in agenzia. Va detto anche che i recenti cambiamenti che hanno coinvolto il mondo del lavoro, con il posto fisso che diventa sempre più raro, hanno portato gli istituti di credito a considerare con maggiore attenzione le richieste di finanziamento da chi non possiede una busta paga: questo non significa che il prestito viene concesso a chiunque, ma almeno dà qualche speranza in più.
Quello di Compass è uno dei nomi più importanti nel campo dei finanziamenti: la società del Gruppo Mediobanca è specializzata nell’erogazione di prestiti personali, prestiti online prestiti finalizzati. Per ottenere un prestito Compass è necessario avere un’età tra i 18 ed i 75 anni e risiedere in Italia da almeno un anno. Per i non dipendenti è prevista la possibilità di ottenere un prestito senza busta paga presentando dei documenti di reddito alternativi, ovvero il cedolino della pensione per i pensionati e l’ultima dichiarazione dei redditi per i lavoratori autonomi. Tramite la procedura online è possibile richiedere importi tra i 3.000 ed i 30.000 euro, ma tramite il sito ufficiale compass.it è anche possibile prenotare un appuntamento presso la filiale più vicina. Chi vuole calcolare il preventivo online non deve fare altro che sfruttare il simulatore disponibile sul sito: basta selezionare l’obiettivo del prestito ed indicare la cifra desiderata e l’importo della rata che si intende pagare ogni mese per scoprire le possibili soluzioni. Compass prevede anche la possibilità di erogare prestiti personali senza busta paga con garante: i beneficiari di questo tipo di formula sono i lavoratori stagionali, i collaboratori domestici, gli studenti, i lavoratori a tempo determinato (ma solo per importi inferiori ai 3.000 euro e con piano di rimborso che scade prima del contratto di lavoro) ed in generale da chi non può documentare un reddito o può documentarne uno non continuativo.
Agos è una delle più importanti società finanziarie attive nel nostro Paese: le sue quote appartengono per il 61% a Credit Agricole e per il 39% a Banco BPM. I finanziamenti erogati si adattano ad ogni esigenza ed offrono il massimo della flessibilità. I prestiti possono essere richiesti in agenzia, tramite telefono o tramite il sito internet agos.it: chi sceglie questo canale può richiedere importi tra 500 e 30.000 euro, con i soldi che vengono messi a disposizione del cliente entro 48 ore dal momento in cui la domanda di finanziamento viene accettata. Anche Agos permette a chi non ha una busta paga di ottenere un prestito presentando un altro documento di reddito, ovvero i soliti cedolini della pensione per i pensionati e dichiarazione dei redditi per i lavoratori autonomi. Per calcolare il preventivo del prestito personale è sufficiente inserire l’importo desiderato: cambiando la durata del prestito si può scoprire l’importo della ratta ed il TAN ed il TAEG applicati, con la possibilità di scaricare il modulo SECCI con tutte le informazioni.
Tramite Findomestic è possibile ottenere importi a partire da 1.000 euro per arrivare fino a 60.000 euro: dal sito ufficiale findomestic.it è possibile effettuare un calcolo del preventivo indicando il progetto che si intende realizzare (auto, altri veicoli, consolidamento, ristrutturazione della casa, spese per la casa, spese per la persona, acquisto immobiliare, prestito green ed altri progetti) ed inserendo la cifra che si desidera richiedere; nella nuova schermata compaiono tutte le possibili combinazioni tra importo della rata e durata del piano di rimborso, con indicazione dei tassi applicati. I prestiti sono flessibili perché danno al debitore la possibilità di sfruttare le opzioni di cambio rata e di salto rata. Per richiedere il finanziamento è necessario avere un’età compresa tra i 18 ed i 75 anni, essere residenti in Italia ed avere un reddito dimostrabile. Questo significa che i pensionati ed i lavoratori autonomi possono richiedere un prestito senza busta paga presentando rispettivamente il loro cedolino della pensione o la loro dichiarazione dei redditi. Inoltre, come si può leggere sul modulo SECCI, il prestito può essere assistito da garanzie fideiussorie. Se la domanda viene accolta, l’importo finanziato viene accreditato sul conto del richiedente (se il conto è aperto preso Findomestic, l’erogazione avviene in sole 24 ore), mentre il rimborso si effettua tramite addebito diretto.
Come è stato più vole ricordato nei paragrafi precedenti, la platea dei soggetti interessati ad ottenere un prestito senza busta paga è potenzialmente enorme. Per questo le banche e le finanziarie hanno predisposto delle soluzioni specifiche che gli permettano di conquistare anche questa importante fetta di mercato, ma senza andare incontro a rischi particolari di insolvenza da parte dei clienti. Rientrano in queste soluzioni anche quelle che spesso vengono chiamate carte di credito per piccoli prestiti senza busta paga: stiamo parlando delle carte revolving. Sono delle carte erogate da banche ed istituti finanziari che hanno molte caratteristiche in comune con le normali carte di credito; se ne distinguono per via del fatto che mettono a disposizione del loro titolare una piccola somma di denaro (solitamente si va dai 2.000 ai 5.000 euro) che può essere spesa in libertà. La restituzione degli importi può avvenire in un’unica soluzione oppure a rate: la restituzione di fatto rigenera il plafond della carta.
Purtroppo bisogna dire che rispetto a qualche tempo fa, le carte revolving vengono rilasciate con maggiore parsimonia: sempre più spesso chi le eroga richiede un qualche tipo di garanzia. Sono accettati tutti i documenti di reddito, quali busta paga, cedolino della pensione e modello Unico, mentre chi non ne dispone dovrà dimostrare di essere in grado di rimborsare le somme dovute proponendo garanzie alternative quali l’assegno dell’ex coniuge, l’affitto pagato dagli inquilini e così via. L’ottenimento di una carta di credito di questo tipo comporta una serie di spese: al di là degli interessi dovuti per le somme spese, si devono considerare le spese di incasso per le rate di rimborso, l’imposta di bollo e le commissioni sugli eventuali prelievi ed altre operazioni. E a proposito di operazioni, in linea di massima le revolving consentono di effettuare gli stessi movimenti che si possono fare con le normali carte di credito, ovvero prelievi allo sportello, pagamenti nei negozi e acquisti online, sempre entro il limite dei fondi disponibili previsti.
Chi non ha la busta paga può comunque essere titolare di una carta prepagata: in questo caso, però, si può spendere entro il limite rappresentato dal saldo presente nella carta stessa; non c’è quindi una linea di credito e non si può parlare di prestito. Le carte prepagate fondamentalmente possono essere di due tipi: ci sono le usa e getta, che una volta che si è esaurito il credito prestabilito non possono essere più utilizzate, e le ricaricabili, che invece possono essere riutilizzate ogni volta che si vuole (basta effettuare una ricarica). Anche le prepagate possono essere utilizzate per pagare gli acquisti nei negozi e online, e quelle ricaricabili permettono anche di prelevare agli sportelli ATM. Per scegliere la carta ricaricabile più adatta alle proprie esigenze è necessario valutare con attenzione il plafond massimo, i limiti giornalieri/mensili per spese e prelievi, le possibili modalità di ricarica e, soprattutto, i costi di emissione e di gestione (nella maggior parte dei casi sono previste commissioni per vari movimenti in uscita e per le ricariche).
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