Prestito cambializzato senza busta paga: come si può richiedere?
Importo e modalità di richiesta
Il fatto di non avere una busta paga può rappresentare un grande ostacolo per chi desidera richiedere un finanziamento. La presenza di un reddito dimostrabile, infatti, rientra nell’elenco dei requisiti necessari affinché banche e finanziarie possano prendere in considerazione la domanda di prestito. Ci sono però delle strade che, seppur non sempre semplici da percorrere, possono portare anche a chi non dispone di questo documento ad ottenere la liquidità desiderata. Sempre più spesso si fa riferimento al prestito cambializzato senza busta paga: vediamo quali sono le sue caratteristiche principali e cerchiamo di capire se è davvero possibile ottenerne uno.
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Cosa sono i prestiti cambializzati
La busta paga è il documento di reddito che il datore di lavoro consegna al suo dipendente quando gli viene pagato lo stipendio: su di essa sono riportate anche le informazioni relative alla formazione della retribuzione. Non tutti gli italiani però sono lavoratori dipendenti: per fortuna banche e finanziarie concedono senza grossi problemi i prestiti senza busta paga a chi è in grado di fornire un altro tipo di documento di reddito: in altre pagine di questo sito, abbiamo visto che sia le banche che le finanziarie come Cofidis rilasciano finanziamenti senza busta paga a:
- lavoratori autonomi e professionisti che presentano la loro dichiarazione dei redditi;
- pensionati che presentano i loro ultimi cedolini della pensione.
Ai fini della valutazione della domanda di finanziamento, i loro documenti di reddito vengono considerati alla stregua della classica busta paga.
Per chi non rientra nelle categorie che percepiscono un reddito dimostrabile le possibilità di ottenere un finanziamento si riducono notevolmente. Le strade percorribili non sono molte: o si trovano delle garanzie alternative che la banca possa ritenere all’altezza della situazione (la presenza di un garante affidabile e con un’adeguata capacità di rimborso rimane l’opzione con maggiori possibilità di successo) oppure si sceglie di andare un po’ oltre il classico concetto di prestito personale. Negli ultimi anni sta tornando di moda il prestito cambializzato: in passato il ricorso alle cambiali era abbastanza comune, ma quando le recenti crisi hanno portato diverse persone ad avere difficoltà se ne è tornato a parlare spesso. Ma si può avere un prestito a cambiali senza busta paga?
Chi può richiedere un prestito a cambiali senza busta paga?
I prestiti cambializzati senza busta paga sono dei finanziamenti non finalizzati che vengono richiesti da soggetti che non hanno un documento di reddito (quindi disoccupati, casalinghe, lavoratori irregolari e così via) e che vengono rimborsati attraverso il pagamento di cambiali che hanno una scadenza mensile. È un’opzione che solitamente viene vista come ultima spiaggia perché presenta dei costi particolarmente elevati e perché il mancato pagamento di una rata potrebbe far scattare da parte del creditore la procedura di protesto ed il pignoramento dei beni del debitore senza passare dal giudice. Le cambiali infatti sono dei titoli di credito esecutivi. La cambiale può essere di due tipologie:
- la cambiale tratta è un ordine di pagamento; il traente (la persona che emette la cambiale), ordina al trattario (che è il debitore) il pagamento di un capitale al prenditore, che può essere lo stesso traente o un terzo soggetto;
- il pagherò (o vaglia cambiario), che invee è una promessa di pagamento; in questo caso la cambiale viene emessa dal debitore, che si impegna a pagare una determinata somma di denaro al prenditore. È proprio questa la tipologia di cambiale più utilizzata nei prestiti cambializzati.
La presenza dei titoli di credito esecutivi rappresenta da sola una forte garanzia a favore del creditore, ma questo non significa che i prestiti cambializzati senza busta paga vengano concessi a chiunque. Quando c’è un documento di reddito che può essere esibito solitamente non ci sono particolari difficoltà, ma chi non ha la busta paga deve comunque offrire delle garanzie che il soggetto che eroga il finanziamento possa ritenere adeguate. Molto spesso si propone un immobile di proprietà o di beni mobili di valore, che in caso di insolvenza verrebbero pignorati (per poi essere venduti all’asta), ma viene accettata anche la garanzia personale prestata da un buon garante che il creditore ritenga affidabile. I prestiti cambializzati possono essere erogati da banche, finanziarie e privati. L’importo concesso solitamente varia dai 2.500 fino ai 50.000 euro, ma la somma deve essere commisurata al valore delle garanzie proposte dal debitore. Il piano di rimborso può durare fino ad un massimo di dieci anni.
Vantaggi e svantaggi del prestito cambializzato senza busta paga e soluzioni alternative
I prestiti cambializzati senza busta paga (ma lo stesso vale anche per i prestiti a cambiali concessi a chi ha un documento di reddito) presentano diversi aspetti positivi. Quello più importante consiste nel fatto che possono essere ottenuti anche dai cattivi pagatori (ci sono anche i prestiti per protestati, ma sono decisamente più complicati da ottenere); un altro aspetto che può essere inserito nella lista dei pro è la maggiore flessibilità, ovvero la possibilità di rinnovare le cambiali (se si trova l’accordo con il creditore). Le tempistiche di erogazione non sono velocissime, ma sono accettabili e gli importi erogabili sono molto interessanti. Ma passiamo agli aspetti negativi: l’elenco non è particolarmente lungo, ma le sue voci sono decisamente pesanti.
Lo svantaggio numero uno, come detto, consiste nel pericolo di perdere i propri beni: basta saltare il pagamento di una sola rata per far partire il protesto e le sue conseguenze negative, tra cui la perdita dei beni pignorati e l’impossibilità di ottenere nuovi prestiti. L’altro aspetto particolarmente negativo è rappresentato dai costi, che sono più alti rispetto ai prestiti personali tradizionali: sono più elevati i tassi di interesse applicati (soprattutto quando si parla di prestiti cambializzati senza busta paga, quindi senza la garanzia di un reddito stabile e sicuro), ma ci sono anche altre voci di spesa che possono pesare notevolmente sul costo complessivo del finanziamento; le cambiali per essere valide, devono esser in regola con il bollo, che ammonta all’11 per mille per i pagherò ed al 12 per mille per le cambiali tratta.
Per via degli svantaggi il prestito cambializzato andrebbe preso in considerazione solo se non c’è alcuna possibilità di ottenere il prestito in qualche altro modo. Per chi non ha una busta paga, il prestito tra privati ed il prestito su pegno possono rappresentare delle alternative meno “rischiose”: probabilmente non si riusciranno ad ottenere somme della stessa entità, però si può beneficiare di alti vantaggi. Con il prestito tra privati, per esempio, si possono ottenere delle condizioni più vantaggiose sia in termini di interessi che in termini di flessibilità nel rimborso: ovviamente si può trovare un accordo così favorevole se ci si rivolge a persone con cui si ha un buon rapporto di fiducia. Con il prestito su pegno, invece, si potranno ottenere delle somme molto rapidamente senza dover presentare ulteriori garanzie: se non si rimborsa il prestito si perderà il bene impegnato, che sarà venduto all’asta.
A chi richiedere il prestito cambializzato
Detto questo, può essere comunque importante sapere a chi rivolgersi per ottenere un prestito cambializzato senza busta paga. Come detto in precedenza, finanziamenti di questo tipo possono essere erogati da anche, finanziarie e addirittura privati. Tralasciando l’ultima opzione (bisogna sempre fare attenzione a chi ci si affida!), bisogna aggiungere che le principali banche, per lo meno dal punto di vista ufficiale, non trattano questa formula di prestito. Neanche le finanziarie più importanti che operano a livello nazionale erogano prestiti a cambiali: navigando sul web è però possibile trovare tante realtà a livello locale che propongono soluzioni del genere; ovviamente, prima di richiedere il prestito sarebbe meglio informarsi il più possibile sui soggetti erogatori.
Tra le finanziarie che concedono prestiti con cambiali è possibile citare:
- Sefa Finanziamenti Cambializzati (Milano, Saronno, Varese e Torino)
- Prestiti Cambializzati 4Credit (Reggio Emilia)
- Teoremafin Prestiti Cambializzati (Sommacampagna – Verona)
- Easy Money Prestiti Cambializzati (Brescia)
- DBS Euroservices Finance (La Terza – Taranto)
- CB Finanziamenti Cambializzati (Verona)
- Fin Florence Cambializzati (Firenze)
- King Prestiti Cambializzati (Palermo)
- FinanziaOra (con sedi invarie regioni: Campania, Calabria, Puglia, Basilicata, Umbria, Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia e Veneto)
- Credipass Cambializzato (Bergamo)
- Credito Veloce Cambializzato SpA (Roma)
- Alycredit di Sabina Cardinali (Sabaudia)
- Ac Service Finanziamenti (Catania e Aci Catena)
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