Prestito ipotecario senza reddito: che cos’è e come funziona?
Richiesta e funzionamento del prestito ipotecario senza reddito dimostrabile
Se devi acquistare una macchina, un elettrodomestico, l’arredamento per la tua casa, o qualsiasi bene che abbia un costo di grossa entità, puoi provare a richiedere un prestito ipotecario senza reddito.
Questo tipo di prestito è dedicato a chi non può contare né su un garante, né su una busta paga, ma ha comunque dei risparmi da parte per poter sostenere le spese per il finanziamento.
Ipotecare un bene mobile o immobile, significa porlo come garanzia per il prestito, ed essere pronti a rinunciarvi cedendolo o vendendolo in caso di impossibilità di risarcimento del debito.
Questo tipo di prestito, però, non è una passeggiata come potrebbe sembrare: innanzitutto non basta dichiarare di essere proprietari di un bene mobile o immobile di valore, ma bisogna poterlo dimostrare. È altresì necessario effettuare un atto notarile, con il quale si legalizza l’eventuale cessione dell’immobile nel caso in cui il richiedente non possa restituire il suo debito. L’atto verrà pubblicato sui registri immobiliari, e decade solo con l’estinzione del finanziamento.
Va sottolineato anche che, le banche e le finanziarie in generale, preferiscono trovare altre soluzioni, e accettare l’ipoteca solo se non vi è altra possibilità per l’apertura del finanziamento. Questo, perché rivendere il bene acquisito in caso di mancato pagamento è più difficile di quel che si potrebbe pensare. Spesso, infatti, per rivendere il bene ipotecato ci vogliono diversi mesi, soprattutto in caso di ipoteca di un immobile.
Diciamo, quindi, che l’ipoteca va utilizzata come garanzia solo per prestiti di grossa entità, come per esempio i mutui.
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Prestito Ipotecario senza reddito: quali tipi di beni si possono ipotecare?
In un prestito ipotecario senza reddito possono essere ipotecati tutti i beni mobili o immobili, purché sia la banca stessa o l’istituto finanziario ad averli autorizzati come garanzia.
Il valore del bene, infatti, deve ricoprire l’intero valore del capitale prestato comprensivo di interessi, e deve essere rivendibile, e quindi appetibile, per tutta la durata dell’ipoteca.
Le ipoteche sono diffuse principalmente per beni immobili, in particolare: abitazioni, edifici commerciali, terreni e capannoni.
Nel caso di beni mobili, l’ipoteca può essere fatta solo per presiti personali di media entità. Tra i beni mobili che si possono ipotecare troviamo: gioielli in oro, macchine di lusso, opere d’arte di valore e oggetti d’antiquariato.
Quali requisiti deve avere il bene da ipotecare? Quali documenti presentare?
Il bene ipotecato, affinché venga accettato come garanzia, deve avere determinati requisiti. Questo, infatti, deve avere un valore tale da superare quello del capitale prestato, comprensivo di interessi, e mantenersi tale per tutto il tempo dell’ipoteca, quindi del finanziamento.
Non deve essere soggetto a facile svalutazione, e quindi, deve trattarsi di un bene di lusso. Non possono essere ipotecati oggetti ordinari, come gioielli di poco valore, e macchine economiche.
Il bene deve essere di proprietà del richiedente, e non di terze persone. Questo deve poterne dimostrare la piena proprietà tramite un documento, che verrà consegnato al momento della richiesta dell’ipoteca. Il documento dovrà essere originale.
Il bene, inoltre, dovrà essere integro e comunque, nel caso di beni immobili, in buono stato. Non sono ammessi alle ipoteche beni fortemente danneggiati tanto da comprometterne il valore.
Nel caso di bene immobile intestato a più persone, è necessario che sia data l’esplicita autorizzazione dei cointestatari per effettuare l’ipoteca. Questi, infatti, in caso di mancato pagamento da parte del debitore, perderanno l’immobile.
Insieme al documento che attesti il possesso del bene ipotecato, devono essere presentati i documenti di identità del richiedente, validi, aggiornati, e in corso di validità. Poiché chi effettua la domanda deve risiedere stabilmente in Italia, deve essere presentato anche un certificato di residenza aggiornato, specialmente nel caso questa non compaia sul documento di identità.
Potrebbe comunque essere richiesto un documento di reddito, per capire la situazione economica del richiedente, e capire se questo ha la possibilità di pagare le rate per il piano di rimborso. Infine, dovrà essere consegnato il codice fiscale.
Per quanto riguarda l’atto notarile di ipoteca, invece, questo sarà fatto compilare dalla banca stessa al momento della richiesta di finanziamento.
Quali sono i tempi di emissione del prestito
Il prestito ipotecario, specialmente se senza reddito, è soggetto a controlli. Oltre ai normali controlli CRIF, alla verifica di mancata iscrizione al registro dei cattivi pagatori, e al controllo dei documenti di identità, vanno aggiunte le indagini sul reddito del richiedente, e all’autenticità dei documenti di proprietà dei beni da ipotecare.
I controlli potrebbero richiedere un paio di giorni, a cui vanni aggiunti altrettanti giorni per la stima del valore del bene ipotecato.
A questi, va aggiunta più o meno una settimana per il recupero del capitale. Trattandosi di cifre consistenti, infatti, i tempi sono più lunghi di un piccolo prestito, che invece può essere erogato facilmente e in maniera decisamente più veloce.
I tempi comunque non superano le due settimane, tre nel caso si tratti di cifre davvero consistenti.
Prestito ipotecario senza reddito: quando conviene farlo
Ipotecare un bene è sempre rischioso, specie se si tratta della casa in cui si vive. Questo, perché in caso di mancato pagamento, si perderà il possesso di tale bene, e con esso ogni diritto su questo.
Certo, con la vita sempre più costosa, e la difficoltà a trovare un lavoro fisso che permetta di offrire la busta paga come normale garanzia, il prestito ipotecario diventa l’unica soluzione per uscire da momenti di crisi in cui non si può evitare quell’acquisto particolare.
Tuttavia, vi sono dei casi in cui assolutamente non conviene fare il prestito ipotecario. Uno di questi, è se la cifra da finanziare è di piccola entità. Inoltre, se non si ha la certezza di poter ripagare il debito, è meglio evitare di aprire tale finanziamento.
Il prestito ipotecario può essere evitato anche nel caso in cui si può contare su un reddito alternativo, o comunque su altre garanzie.
Infine, prima di ipotecare un bene, è meglio considerare l’idea di aprire un contratto di fideiussione, e richiedere l’aiuto di un garante.
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